Il Blog del Gigante

Dove c'è tana c'è casa


Il perfetto manifesto della mia generazione

Al “Ruggito del coniglio” stamattina hanno dato la notizia della reunion dei Vianella (non so quanto seriamente però).
Colgo quindi l’occasione per riproporre la canzone qui sopra (con testo del compianto Califfo).

Da domani comincia er carvario, nun c’è altro da fa’
finirà ‘sto calendario e quarcosa cambierà
semo ricchi de volontà… […]

[…] la speranza nun costa niente
quanta gente c’ha tanti soldi e l’amore no
e stamo mejo noi che nun magnamo mai.

La vedo ottima come manifesto della mia generazione (anche se la canzone è di quella precedente!)…

Credits: ||Video|«♫ I Vianella ♪ Semo Gente De Borgata (Canzonissima 1973) ♫ Video & Audio Restaurati»|from:flaniman2|Youtube||


La mossa del pinguino

Sono andato a vedere “La mossa del pinguino” di Amendola.
Dice, perché? Beh, mi aveva colpito il trailer e mi sembrava originale l’argomento del film: un’improbabile squadra di curling fatta da gente che di questo sport non ne sa niente ma che ha l’ambizione di andare alle Olimpiadi invernali. Con tutti i preconcetti che abbiamo di solito noi non addetti nei riguardi della disciplina (“e che ce vo’!”, “ma è tipo le bocce sul ghiaccio?”, ecc…).

PSEUDO-SPOILER ALERT (salta il paragrafo qui sotto e vai al riassunto finale)

La trama in effetti è carina, abbastanza originale affidandosi ad alcuni cliché del genere, come il topos della compagine scalcinata, il lui di turno che tradisce la fiducia di lei rischiando di perderla, lo stesso lui che alla fine capisce il senso vero della vita, pur sostanzialmente non cambiando… Metteteci anche qui una spruzzata di attualità con il richiamo alla disoccupazione/precarietà giovanile e il gioco è fatto.
Gli attori sono molto bravi, dai veterani Fantastichini e Fassari (attore sottovalutato non so per quale motivo), a Memphis (ottimo in questo tipo di ruoli), alla splendida Inaudi, al piccolo Damiano De Laurentiis che interpreta il figlio, fino alla rivelazione del 2013/2014 (a mio avviso), ovvero Edoardo Leo. Il ruolo interpretato da questo attore – molto molto bravo – è simile, per capirci, a quello dell’accademico precario di “Smetto quando voglio“, forse per il fatto che anche quel film riprende alcuni cliché standard.

In finale:

  • sulla carta, è meglio di quanto sperato;
  • nella mia mente, pensavo ancora a qualcosa in più (in fondo, voglio bene a Amendola);
  • nella pratica, è un film carino da andare a vedere per passare una piacevole serata.

Per il giudizio complessivo, mi ritrovo nella rece di Paola Casella su MyMovies.

Credits: ||Video|«La Mossa del Pinguino – Trailer ufficiale»|from:VideaCDEdistribuzion|Youtube||


Assolutamente non correlato

Sto prendendo i mezzi pubblici per andare a lavoro.
Il tragitto comprende una tratta su rotaia (con orari prestabiliti) e il resto su gomma (vicino al capolinea, pertanto con orari fissi anche questa). Ho capito una cosa: che l’orario di arrivo è assolutamente scorrelato rispetto all’orario di partenza, con un solo cambio.

Il primo giorno parto all’ora x (abbastanza tarda) e ci metto 1h (saranno 12km, eh…).
Il secondo anticipo a x-20′ e ci metto 1h19′: un minuto prima del giorno precedente.
Il terzo giorno x-15′ e ci metto 55′.
Voi a che ora uscireste al posto mio?

Già mesorotterca’.

<<E’ andato in onda: “Sfoghi di un pendolare alle prime armi”>>

Credits: ||Photo|«Train Transsibérien – Oulan-Bator (Mongolie) – Beijing (Chine)»|license:CC 2.0 BY|by:Jeanne Menjoulet & Cie|Flickr||


I viaggi del Gigante: Catania

Weekend volante a Catania, per continuare il progetto di copertura completa dell’isola dopo Palermo nel 2009 e il sud-est nel 2011. Approfittiamo delle offerte Alitalia, decisamente convenienti, il tutto concentrato in 36 ore circa.
Alloggiamo nel centralissimo B&B La Collegiata, che offriva un buon rapporto qualità/prezzo e dove abbiamo trovato personale gentilissimo e stanze confortevoli.

Dalla posizione privilegiata, ci siamo trovati subito in centro. Ci dirigiamo subito al mercato della Pescheria, perché era l’unica possibilità di vederlo, visto che la domenica non c’è.

  

Poi ripercorriamo la via Etnea fin quasi alla fine, per andare a visitare la magnifica villa Bellini e l’adiacente Orto botanico. Prima però ci deliziamo con arancini e cannoli da Savia (questa era solo una merendina, ci siamo tornati il giorno successivo per pranzo).

  
  

A seguire, continuiamo a girare in lungo e in largo la città fino allo stremo delle forze… Pranzo da Ciciulena (ottima cucina di pesce a metà strada fra tradizione catanese e rivisitazione moderna, prezzi medio-alti e molto elegante) e cena alla Trattoria de Fiore / del Forestiero (ho assaggiato la tradizione casalinga, dalla pasta alla Norma, alle polpette di cavallo alla brace, alla caponata – prezzi ottimi e personale gentilissimo).

 
  

La sera, dopo cena, ultimi sprazzi di energia per guardare la città by night.

Passeggiando, riflettiamo sul fatto che questa città è molto legata alla figura del grande compositore Vincenzo Bellini, che è presente nella toponomastica, dà il nome a tanti monumenti, come il teatro, è legato alla famosa pasta alla Norma (il nome di una sua opera), ha la casa natale praticamente dentro il teatro greco ed è sepolto nel duomo (cattedrale di Sant’Agata). Ci è sembrato che l’artista sia ancora molto amato dai cittadini.
Ve lo ricordate, no?

Il giorno successivo, ancora stanchi dei chilometri fatti il sabato e con a disposizione pochi monumenti aperti, ci andiamo a vedere per prima cosa il bellissimo Teatro greco-romano.

  

La città è bella da girare, con i suoi monumenti, le sue case diroccate e la gente.

Per concludere il pomeriggio andiamo a vedere la zona del Teatro Bellini (sì, sempre lui!) e zone limitrofe, come il porto. Questa città, sebbene sia una città portuale, non favorisce molto l’accesso al mare (tanto che i catanesi vanno nelle vicine Aci e a Ognina – non c’è un lungomare) e, se si gira in centro, sembra di stare a km di distanza.

  

Di seguito il reportage fotografico.

Credits: ||Image|«£ 5.000 (Vincenzo Bellini)»(rielaborata)|license:CC 3.0 BY-SA|by:OneArmedMan|Wikimedia Commons||