Il rischio, a processare politici potenti (anche nei casi in cui si è pienamente dalla parte della ragione) è sempre quello di un doppio boomerang:
- se il processo si chiude con una condanna diventano martiri e il consenso o l’apprezzamento torna a salire;
- se il processo si chiude con una archiviazione, a volte anche perché chi è al potere fa indebite pressioni, il consenso torna comnuque alto e gli accusatori temono ritorsioni.
Gli esempi dei due casi non ve li sto a indicare io e al momento sinceramente non mi vengono in mente altre casistiche. Tutto questo secondo me per una imperfetta indipendenza e bilanciamento fra i poteri esecutivo, legislativo e giuridico. Ovviamente un magistrato o chi per lui se ravvede una situazione anomala ha il dovere di procedere, ma a livello mediatico (e quindi anche di consenso politico ed elettorale) la cosa prende derive non sempre (o non più, purtroppo) lineari.
Ora vedremo cosa succede con la grana padana…