Il Blog del Gigante

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Una settimana in Gallura

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Una settimana in Gallura con base a Olbia città. Abbiamo girato parecchie spiagge, sia subito sopra Olbia, sia spingendoci verso nord sulla costa. In più una bella gità di un giorno a La Maddalena (traghetto da Palau senza bisogno di prenotazione e di costo abbastanza contenuto) e Caprera (collegata alla Maddalena da un ponte).

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Anche Olbia è risultata essere una città carina, soprattutto nella parte del centro. La periferia invece è parecchio industriale (per via del porto) e la rovina un po’…

Le spiagge subito a nord di Olbia, prima di Golfo Aranci ci sono piaciute molto, in particolare ci siamo affezionati a Pittulongu.

Ci siamo spinti lungo la costa gallurese, andando in spiaggia nel Golfo di Marinella e fin su a Capo Testa.

Come detto, siamo andati a fare una gita di un giorno a Caprera (dove abbiamo fatto il bagno a Cala degli Inglesi – costa nord – e ci siamo poi riposati in pineta) e La Maddalena (dove siamo andati nella Spiaggia dello Strangolato nella costa nord). Di seguito alcune immagini:

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Una bella settimana a base di mare e relax, anche se la zona risulta sempre la più costosa della Sardegna.

Consigliati per mangiare:

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Il reportage con tutte le foto su Shutterfly.

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Un pensiero politico

Il PD in questa tornata elettorale ha sicuramente avuto un risultato positivo. La “cura Z” del nuovo segretario sta sicuramente funzionando. Però, i vertici si devono ricordare che il centro-sinistra alle europee fa sempre risultati migliori e consolidare il trend è tutt’altro che facile. La strada è ancora molto molto in salita.


E se fosse un boomerang?

Huawei già si produce i processori. Gli altri chipset sono già tutti cinesi quindi non bloccabili dal governo statunitense. Hanno la filiera completa del 5G. Stanno studiando da tempo un’alternativa a Android e comunque c’è sempre la versione AOSP. Quanto ci possono mettere a crearsi un proprio ecosistema Store-Services-App che sostituisca quello ufficiale? Secondo me poco. E visto il peso che hanno, data per esempio la grande qualità del comparto fotografico secondo solo agli iPhone, il tutto potrebbe produrre un danno economico sul medio periodo proprio verso Google e le altre aziende americane.

I dazi e le imposizioni di legge sui mercati globalizzati non mi sembrano una furbata e il governo americano attuale mi sembra uscito direttamente da metà ‘800…


Comunicazione sociale

Si è scoperto che la tizia che ha sbroccato su Facebook nella pagina istituzionale di INPS per la famiglia era una funzionaria INPS e non una stagista. Per l’evento ha subito un forte stress è stata ricoverata in ospedale.

Mi dispiace molto per la signora, che sicuramente è stata sommersa di lavoro per la questione RdC, ma mi vengono alcuni pensieri:

  • mi dispiace vedere così tanta gente con un livello di comprensione e comunicazione così basso non solo da non saper sopravvivere alla nostra complessa burocrazia ma da non saper afferrare il significato o le istruzioni che vengono comunicate.
  • mi dispiace venire reiterato anche sui social il modo di comunicare individuato troppe volte agli sportelli fisici dell’ente: risposte a volte errate o sbrigative e altre volte modi sgarbati; non sempre, ci sono molti bravi lavoratori, ma capita un po’ troppo.

Ma la domanda che mi pongo è: INPS come ha composto il team (spero almeno sia folto) che gestisce i social media? Che formazione hanno ricevuto queste persone?

Visto che si continua a vedere improvvisazione in questo campo, le domande sono tutte lì.


Fra le cose che mi fanno ridere

Fra le cose che mi fanno ridere ci sono le descrizioni dei prodotti di marchi stranieri, soprattutto cinesi, che vengono tradotte in italiano con strumenti automatici a partire, il più delle volte, da quelle inglesi. E secondo me a volte funzionano pure meglio della traduzione corretta.

Per esempio io non ho bisogno, in questo momento, di una batteria esterna per il cellulare, ma quando mi si vuole vendere una banca di potere a pochi euro, beh a quel punto l’offerta comincia a essere allettante.


Milano

Sono stato due giorni per lavoro e ho tratto alcune considerazioni in relazione a Roma:

  • La città è molto più pulita e il verde ben curato
  • C’è meno traffico
  • La metro è qualcosa di inimmaginabile per un romano: ne passano a bizzeffe, creano una bella rete (non devo arrivare in centro per andare al quartiere vicino) e arrivano ben oltre i confini del comune (che però vedi punto successivo)
  • È piccina piccina
  • Non ho apprezzato la puzza di smog sempre presente
  • Ci sono tantissimi negozi di moda o locali per mangiare o bere, ma pochissimo del resto, anche fuori dal centro. Per esempio non ho visto neanche un negozio di giocattoli
  • Nei negozi di lusso del centro ero a disagio per paura di rompere qualcosa per sbaglio
  • Ci si deve vivere bene cmq, se si è benestanti

Milano vicino all’Europa
Milano che banche che cambi
Milano gambe aperte
Milano che ride e si diverte


Un insogno

Ho sognato che il mio datore di lavoro mettesse a disposizione un’indennità di 200€ al giorno in caso di infortuni che impedissero di giocare a tennis. E sognavo di iniziare a giocare, io che non l’ho mai fatto, sperando di prendermi una storta. E faccio l’informatico, ricordo.

No ma sto bene…


Lo sputtanamento

In un paio di casi qui a Roma dei cittadini sono stati sanzionati e in un caso addirittura denunciati per aver abbandonato rifiuti ingombranti o pericolosi in strada. E fin qui tutto corretto, e i casi di sanzioni saranno sicuramente più numerosi.

Il caso particolare di questi due, per i quali tra l’altro sono balzati ai cosiddetti onori della cronaca con tanto di endorsement della sindaca, è che l’azione repressiva del comune e scattata in base a segnalazioni video inviate da privati cittadini.

Quindi, mi fate sapere se lo sputtanamento fra privati è diventato legale? E se poi la pubblica amministrazione tutela il mio anonimato? Perché in tal caso mi metto una action cam in testa per tutto il giorno e faccio una strage!


Sono vivo per miracolo

Ho questa immagine in testa.

Io bimbetto 4-5-6enne sul sedile davanti della nostra Fiat 126 blu senza rialzo (non si usavano, non so neanche se esistessero) né cinture (l’automobile non le ha avute fino a quando non divennero obbligatorie alla fine degli anni ’80), nel traffico di Roma con mia madre che ad ogni frenata brusca mi teneva con la mano destra sul petto e con l’altra faceva la manovra necessaria alla guida…