Il Blog del Gigante

Dove c'è tana c'è casa


Faccio da me: il restauro del portone

Il vecchio portone della palazzina dove vivo era ormai arrivato alla frutta. Ma non era questo il momento di sostituirlo, principalmente per motivazioni economiche, ma anche perché è comunque un portone degli anni ’60 con una storia.

La prima cosa da fare era togliere la vecchia vernice ormai cadente a pezzi. Per far questo mi sono affidato inizialmente a uno sverniciante chimico, ma siccome questo non bastava, sono passato a una pistola termica. Il risultato è stato comunque che una parte della vernice, data probabilmente senza fondo, era penetrata nel legno rendendo impossibile riportare l’oggetto al legno vergine. Nelle foto le due ante della porta, lavorate in momenti differenti.

A seguire ho dato una veloce stuccatura con uno stucco rinforzante (erano presenti innumerevoli crepe) e una serie di passaggi con la levigatrice (con l’aiuto di un Dremel per le modanature): prima a grana 80 e poi 150.

Poi ho dato un fondo all’acqua bianco in due mani, dando una levigata fra ogni strato prima a grana 240 e poi 400.

Infine un colore verde lucido, com’era originariamente e come sono gli infissi del condominio. Due mani senza scartavetrata e ritocchi con pennellino fine.

Per finire una levigata alle maniglie e una successiva lucidata con pasta abrasiva, per avere il risultato finale.

Ora farò qualche altro ritocco di qualche imperfezione che mi è sfuggita e poi passerò alla parte interna.


Ho un motore funzionante del Dyson V8

Ho un motore funzionante di un Dyson V8, e non ho paura ad usarlo
Ce l’ho perché ho dovuto sostituire quella parte a causa di problemi della scocca.
Bing Chat mi suggerisce un progetto tipo quello in foto, per farlo diventare un ventilatore.

Qualcuno ha in mente altre idee? Potrebbe essere divertente!