Il Blog del Gigante

Dove c'è tana c'è casa

15

Ragazzi sono 15 anni che esiste questo blog. Quando è nato ero proprio un cucciolo…

Lined up people in the gym. Closeup of number 15.” by shixart1985 is licensed under CC BY 2.0 .

Pubblicità


Potrebbe essere molto caldo

A tutti quelli che gongolano perché il maggior produttore di prodotti omeopatici ha avvisato la clientela che le loro cose non curano e non servono contro il coronavirus, dico una grossa verità: non è una ammissione di inefficacia dell’omeopatia ma una tutela legale verso i consumatori americani che, ricordo, fanno causa alle catene che vendono caffè bollente in bicchieri di plastica o carta se sui bicchieri stessi non c’é scritto “potrebbe essere molto caldo”.


Fra le cose che mi fanno ridere

Fra le cose che mi fanno ridere ci sono le descrizioni dei prodotti di marchi stranieri, soprattutto cinesi, che vengono tradotte in italiano con strumenti automatici a partire, il più delle volte, da quelle inglesi. E secondo me a volte funzionano pure meglio della traduzione corretta.

Per esempio io non ho bisogno, in questo momento, di una batteria esterna per il cellulare, ma quando mi si vuole vendere una banca di potere a pochi euro, beh a quel punto l’offerta comincia a essere allettante.


Un insogno

Ho sognato che il mio datore di lavoro mettesse a disposizione un’indennità di 200€ al giorno in caso di infortuni che impedissero di giocare a tennis. E sognavo di iniziare a giocare, io che non l’ho mai fatto, sperando di prendermi una storta. E faccio l’informatico, ricordo.

No ma sto bene…


Sono vivo per miracolo

Ho questa immagine in testa.

Io bimbetto 4-5-6enne sul sedile davanti della nostra Fiat 126 blu senza rialzo (non si usavano, non so neanche se esistessero) né cinture (l’automobile non le ha avute fino a quando non divennero obbligatorie alla fine degli anni ’80), nel traffico di Roma con mia madre che ad ogni frenata brusca mi teneva con la mano destra sul petto e con l’altra faceva la manovra necessaria alla guida…


Il complotto definitivo

Fluzone vaccine extracting

È tutta una teoria del complotto.

Gli antivax ci dicono che i vaccini sono spinti dalle multinazionali farmaceutiche per loro tornaconto economico. Ma a me hanno insegnato (in primis i telefilm americani) a seguire i flussi di denaro. E da ciascun malato delle malattie vaccinabili Big Pharma guadagna di più rispetto all’inoculazione di una dose di vaccino: già solo quelli della Lobby della Tachipirina ci fanno i soldi, figurarsi se c’è un ricovero o complicazioni più gravi…

Quindi perché non può essere plausibile che la realtà, e la vera Teoria del Complotto Definitiva©, è che Big Pharma finanzi gli antivax per strumentalizzare l’opinione pubblica e spingere a diminuire la copertura vaccinale guadagnando da tutte quelle malattie che credevamo debellate? Troverebbero anche molti alleati: anche i produttori di polmoni d’acciaio sarebbero d’accordo su una recrudescenza della polio, per esempio.

No? Non credete sia così? E invece perché pensate che i vaccini siano dannosi? Questa teoria (satirica) l’ho letta non so dove su internet (anzi prego l’ideatore nel caso di palesarsi così lo cito, nel caso) e mi serve per puntualizzare in maniera ironica che non sempre quello che può apparire di buon senso sia corretto o vero.

Come diceva la pubblicità: «Meditate, gente! Meditate…»

[image|by: Jim Gathany|license:Public domain|via:Wikimedia Commons]


Sovraesposizione

Negli ultimi anni, è abitudine per molti personaggi pubblici e soprattutto per i politici più scafati, di cercare di apparire un po’ ovunque: dalla tv ai giornali, ma soprattutto sui social. Sovraesposizione positiva (da chi li apprezza e si rende complice cosciente o meno della loro propaganda) o negativa (da chi ne parla criticando o ne crea i cosiddetti meme). Soprattutto la sovraesposizione visiva è particolarmente importante.

Ecco, allora mi permetto di dare un consiglio: se quel personaggio non vi piace, non condividetene l’immagine neanche per satira o sbeffeggio, perché vi state rendendo partecipi alla diffusione di quella faccia. La migliore arma è l’oblio e l’indifferenza. Se lo trovate in un programma tv, cambiate canale!


Il problema del 2018

Tutti a pensare a idee geniali sui viaggi spaziali o sulle automobili a guida autonoma. Hanno fatto gli aspirapolveri automatici o i robomower.

Ma ancora nessuno che ha affrontato in maniera efficace quella che è l’attività più onerosa e time-consuming della routine quotidiana, ovvero la gestione del bucato (lava-asciuga-e-forse-stira-ma-almeno-piega).

I vecchi elettrodomestici di questo ciclo produttivo non hanno subito la rivoluzione avvenuta in altri campi, e i domestici sono così demodé.

Quindi inventerò quanto prima il robot da bucato, diventando di conseguenza ricchissimo. Lo chiamo PanniMat™ (Mat per gli amici), voi aspettate però eh…