Ho letto un bell’ebook, recentemente.
Si tratta della raccolta di fantascienza della Barabba editore “L’ennesimo libro della fantascienza“ (che invito a scaricare, è aggratisse). Un libriccino fatto bene, che ricalca nella grafica i classici della fantascienza “Urania”. Avrei voluto scriverne la recensione su Anobii, ma il sistema ha delle forti limitazioni nell’inserimento di libri che non hanno un ISBN (anche se non è un dato obbligatorio nel form di inserimento).
La motivazione ufficiale:
Siamo spiacenti ma ebook e PDF privi di codice isbn non sono – per ora – catalogati su anobii.
La mia risposta:
Peccato perché è un prodotto editoriale migliore di tanti ISBN-muniti… 🙂
Cmq c’è tutto un mondo di pubblicazioni esclusivamente elettroniche che Anobii in questo modo taglia fuori!

Anyway, la raccolta è molto interessante e divertente, di piacevole (e lunga!) lettura. Alcuni contibutors sono più bravi, ovviamente, altri meno, ma il livello mi sembra sufficientemente buono. Devo lamentare un eccessivo uso del clichet dell’alienazione. Il concetto è che una storia inizia sembrando raccontata da un punto di vista familiare al lettore e descrivendo qualcosa di alieno e diverso, ma a un certo punto cambiano le carte in tavola e si scopre che ad essere alieno è proprio il protagonista – o il narratore – in cui il lettore si è identificato, mentre l’altro è il ‘normale’. Un po’ come al cinema con “Il sesto senso” o “The others“.
Racconto preferito è Spazio 1669 di Alessandro Forlani (lo trovate “singolo” qui), un racconto di stampo ucronistico, dove il whatif è il fatto che l’universo segua in realtà le teorie tolemaiche e che i viaggi spaziali, anzi, nelle sfere celesti esistessero nel ‘600.
Se potete leggetevi “L’ennesimo libro della fantascienza”…
Immagine sotto licenza Creative Commons 2.5 (BY-NC-SA) presa da Barabba.