Il Blog del Gigante

Dove c'è tana c'è casa


Fubles come ascensore sociale

Poletti dice che per trovare lavoro siano più utili le reti interpersonali che le competenze, e porta come esempio l’organizzare e partecipare a partite di calcetto.

Gilioli fa notare che è importante con chi si gioca: meglio con quelli che il lavoro te lo possono dare che con gli amici del baretto.

Ne deduco che a questo punto l’app di Fubles, piattaforma di social calcetting, sia, nell’Italia del 2017, il miglior ascensore sociale, soprattutto per la parte che consente di partecipare a partite fra sconosciuti.

Penso quindi di essere molto fortunato ad avere un lavoro, visto che sono una pippa a pallone…

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Free Isabella

La mitica inviata del Tg3 Isabella Di Chio è da agosto che vive fra Amatrice e Rieti. 
Se stare fra le scosse telluriche ad agosto aveva almeno il risvolto di fruire un clima più fresco di Roma, con il passare del tempo la cosa ha raggiunto un livello che per noi fan è inaccettabile.
Sebbene capiamo la necessità di stare “sul pezzo” per una giornalista e sebbene capiamo che le popolazioni del luogo vivono molto peggio della Nostra (e siamo vicini a loro con tutti i mezzi in questo momento), riteniamo che questo sia accanimento da parte dei vertici Rai.
Chiediamo quindi che Isa torni al più presto al sicuro e al caldo.
#freedichio

 

Disclaimer: questo è un pezzo di satira, non vuole offendere chi sta soffrendo veramente e la Di Chio probabilmente è pure soddisfatta professionalmente di fare l’inviata lì e quindi lo fa di buon grado; lo specifico perché ultimamente mi immedesimo talmente tanto nella parte quando scrivo cazzate che mi hanno già preso una volta per grillino e una per leghista… Deve essere quella faccenda dell’analfabetismo funzionale.


Fauna impiegatizia #3: la bastarda

In ogni ufficio ce n’è una. E’ la bastarda, che vive di perenne frustrazione e non perde occasione per fare qualche torto a qualche collega.
Le persone che la conoscono fuori dal posto di lavoro la descrivono come un’amabile pacioccona. Ma, una volta timbrato il cartellino la mattina, si trasforma in una iena capace di qualsiasi scorrettezza per il puro piacere di farla. Questo soggetto viene scansato da tutti, persino dal piacione e dal maniaco. Solo con una persona lei si scioglie e si comporta come è nella vita reale: con il suo inseparabile amico e uomo ideale nerd.
Spesso accompagna la sua rabbia innata con un linguaggio sboccato e volgare, che sa sapientemente contenere in presenza di superiori.
La scienza ancora si interroga sulle origini di cotanta acredine.


1 Commento

Fauna impiegatizia #2: il maniaco

 

Il maniaco da ufficio è un soggetto che si sposta nell’ombra, contrariamente al piacione.
Anch’egli è però attratto dalla bellona ma soprattutto dalla svampita, che osserva da lontano quando trova sole alla macchinetta del caffè. Chiede aiuto al nerd per tentare (invano) di superare le policy aziendali per l’accesso ai siti Internet. Spesso si ritira in solitudine per attività ancora poco chiare alla scienza.
Parla per lo più grugnendo e, quando si riesce a comprendere il suo eloquio, di solito si intendono frasi relative a presunte bonazze et similia. Il suo passaggio può essere notato per la scia di bavetta che è solito emettere.
E’ in realtà fondamentalmente innocuo, nonostante il suo aspetto, per il fatto che un semplice innalzamento del sopracciglio di un esponente del sesso opposto è sufficiente a farlo piombare in uno stato semi-catatonico per overload di input.


Idee per nuovi formati televisivi /2

Trasporti da incubo (2ª serie)

Il non più giovane pendolare deve raggiungere una zona in periferia da un’altra zona sempre in periferia ma su un’altra direttrice. Una folle avventura fra corse saltate, gente col cellulare di Prada, tizie con il segno netto della fine del fard sulle mescelle, tizi che si accendono le sigarette sulle scale dell’uscita dalla metro manco stessero a morì…

Prossimamente su Rialtàim


Fauna impiegatizia #1: il piacione

Il piacione* in ufficio lo si riconosce subito.

Lo si trova nei luoghi di maggior assembramento, sempre vigile nell’individuare una eventuale preda. In mancanza di questo, si raduna con suoi simili per enunciare presunte conquiste difficilmente documentabili.
La sua tipologia spesso si fonde con quella del cazzaro, specie affine, che porta a un’ibridazione naturale, per fortuna sterile. Spesso si esprime in dialetto con un’inflessione piuttosto pesante (cosa che ritiene attirare la femmina) e a volume molto alto, specie quando nei pressi delle macchinette del caffè.
Il piacione si sposta spesso in branco e, in tale occasione, è uso esibire, a mo’ di danza rituale, la sua bizzarra camminata. Ogni camminata è personale e serve a distinguere il piacione dal suo simile: sono però tutte derivazioni della camminata di Giontravolta nel famoso film degli anni ’70 Steinalàiv.
Il piacione si accoppia con tipologie di femmina ben definite come la svampita e la bellona. Spesso è stato notato dileggiare pubblicamente il nerd. Nei rari momenti di incontro, socializza con il fantasma.

Se lo avvistate, tentate di allontanarvi rapidamente e restate sottovento, può essere pericoloso.

*piacione [s.m. dal romanesco](/pɪaʃ’ønɵ/): persona atta alla conquista spasmodica della femmina che mantiene un atteggiamento colloso e condiscendente come stile di vita.


“Un polpo alla gola” di Zerocalcare

Più informazioni su 'Un polpo alla gola'

Un fumetto? Un romanzo di formazione? Entrambe le cose… Non è forse neanche corretto classificare questo libro.
Avevo letto ottime recensioni del volume in questione, ma devo dire che le mie aspettative sono state superate dalla sua stessa lettura. Potrei stare qui a dire che il buon Zerocalcare è un genio (o gegnoh, come preferisco), ma si rientrerebbe facilmente negli stereotipi internettiani di questo periodo storico. Dico invece che il buon Zero è un autore completo e maturo e che Un polpo alla gola è un’opera (e includo in questo anche il mondo non fumettistico) da non perdere. Sicuramente e sinceramente la migliore del 2012. Mettiamoci anche che il background culturale dell’autore è pressoché identico al mio (sebbene ci sia qualche annetto di differenza) ed ecco lì che le mie corde più profonde sono toccate con più facilità.
Da acquistare di corsa!

References:
– Il blog di Zerocalcare
– Acquista online su Bao Publishing


Che poi…

… ho capito qual è il problema di quando nevica a Roma: sono i romani.
Guidano peggio che mai (e non è che di solito…) e a girare per la città sembra di incontrare solo macchine delle scuole guida.
Il problema è che il maltempo appena fuori dall’ordinario ci dà ansia e ci provoca attacchi di panico: 2-3 milioni di guidatori impanicati.
Peggio dell’ultimo girone infernale…