Il Blog del Gigante

Dove c'è tana c'è casa


Fubles come ascensore sociale

Poletti dice che per trovare lavoro siano più utili le reti interpersonali che le competenze, e porta come esempio l’organizzare e partecipare a partite di calcetto.

Gilioli fa notare che è importante con chi si gioca: meglio con quelli che il lavoro te lo possono dare che con gli amici del baretto.

Ne deduco che a questo punto l’app di Fubles, piattaforma di social calcetting, sia, nell’Italia del 2017, il miglior ascensore sociale, soprattutto per la parte che consente di partecipare a partite fra sconosciuti.

Penso quindi di essere molto fortunato ad avere un lavoro, visto che sono una pippa a pallone…

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Considerazioni musicali

Stavo sentendo ultimamente l’ultimo singolo del famoso rocker emiliano, noto a Roma e dintorni come Ligabove (non so se per la traduzione di “bue” nel corrispondente dialettale o per il periodo in cui il nostro aveva la tendenza a aggiungere una desinenza “-ve” alla fine di parole con la e allungata – ma a quel punto sarebbe stato “Ligabueve”).
Il singolo è in ripetizione continua su molte radio e il ritornello è una cosa tipo “non ho che tè / non ho che tè”, che, data la pronuncia, all’inizio sembra un inno di un fondamentalista delle britanniche tradizioni pomeridiane o anche il lamento di un barista al quale sono finite le bevande calde.

In realtà il pezzo è, a mio avviso, molto ben riuscito.
Musicalmente si discosta non poco dagli standard del cantante, debordando a tratti in un italico stoner rock.
Il testo invece è la vera parte forte – e qui mi faccio serio – perché tratta della perdita del posto di lavoro (“è la crisi, bellezza”), del dramma di un uomo che non sa più come badare alla famiglia (sia materialmente, sia moralmente) e dei problemi anche dei “padroni”, che molto spesso sentono i propri dipendenti come parte della famiglia…

Devo ammettere, ben fatto.


Di me che parlo di cose che non conosco /2

Disclaimer: visto che lo fanno tutti sul webz, lo faccio pure io: parlo di cose di cui non so una cippa, esprimendo mie personalissime opinioni e facendo esclamare sonori “e ‘sti cazzi” al folto (?) pubblico di lettori.

Domanda per i più piccini: la maestra ha 3.300.000 alunni (ne ha tanti tanti eh), nelle sue classi precedenti non sono mai stati meno di 1.500.000 e gli vuole dare una scorta mensile di caramelle (diciamo 780), quante caramelle deve trovare in un anno? Ce la può fare?

Ah, poi chiaro che se la maestra le caramelle le trova tutte sul serio io sono più che felice eh!